Ultrasuoni
Gli ultrasuoni sono generati sollecitando un quarzo con un campo elettrico di cui si inverte periodicamente la polarità: per effetto del campo elettromagnetico che si crea, il quarzo si comprime ed espande, generando delle vibrazioni meccaniche che provocano le onde acustiche degli ultrasuoni.
La cessione di energia viene convertita in calore, le cui proprietà terapeutiche sono ben note da centinaia di anni. Il calore indotto nei tessuti è legato alla viscosità del tessuto (quindi alla sua stessa natura biologica), alla sua chimica (composizione) e alle proprietà termiche (conduttività). Si ha anche una sollecitazione meccanica che produce un movimento delle molecole dei tessuti, inducendo variazioni di pressione. Queste permettono di muovere il liquido all'interno dei tessuti biologici e quindi ha effetto nel caso di presenza di versamenti o per riallineare le fibre di collagene.
L'ulteriore effetto degli ultrasuoni è di tipo chimico: si modifica il pH e la permeabilità delle membrane cellulari, facilitando lo scambio e la migrazione di liquidi.
Le modalità di applicazione degli ultrasuoni
Esistono due tecniche: per contatto (con gli elettrodi, fissi o mobili, a contatto con la cute, eventualmente separati da un gel) o a immersione, particolarmente adatta quando le aree da trattare sono troppo piccole o dolenti: in questo secondo caso si immerge l'organo affetto dalla patologia in acqua a 37 gradi centigradi.
Indicazioni
- Patologie tendinee, muscolari ed ossee
- Sciatalgie
- Nevriti
- Morbo di Dupuytren
- Epicondiliti
- Sciatalgie e nevriti
- Periartriti scapolo-omerali (anche in presenza di calcificazioni)
Controindicazioni
- Presenza di neolplasie
- Vicinanza dell'area cardiaca
- Osteoporosi
- Flebiti in fase acuta